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Silvio, Veronica e le Veline: il Grande Fratello di Palazzo Chigi

7 Maggio 2009

Tutto è cominciato con la candidatura, fatta o supposta, detta e ritirata, di alcune Belle Ragazze al Parlamento Europeo in Lista Pdl. Allora Fini si è arrabbiato, o meglio la Fondazione Fare Futuro, di cui Fini è animatore di primo piano, ha detto “basta!”. Basta alle veline in politica. Così Veronica Lario si è unita al coro, portando allo sfacio un matrimonio decennale. Che dire? Vita privata? È mancanza di rispetto parlare del matrimonio dell’uomo più importante d’Italia? Berlusconi ha creato la sua immagine mediaticamente, è l’uomo della televisione, l’uomo che inventò quel depliant, mandato in tutte le case degli italiani, per fare campagna elettorale, dove si spiegava al popolo la sua storia, corredata da immagini familiari del premier al fianco della sua donna e dei suoi figli. Insomma è un uomo che, come molti altri, ha utilizzato la sua vita privata per rendere la sua immagine vicina a quella degli italiani. Ciò significa che ora è fatto degli italiani anche il divorzio in corso. Inoltre si sta parlando del Presidente del Consiglio, la seconda carica più importante del Paese, colui che rappresenta l’Italia nel mondo. Il Popolo delle Libertà candida nelle sue liste alcune veline, o almeno questa è la voce che gira tra i giornalisti è quindi la notizia che arriva. Questo fa scoppiare qualche piccola diatriba familiare tra Fini e Berlusconi. Il Primo non accetta la candidatura di queste signorine. Ma Silvio incalza “Le candidature che ho letto sui giornali sono quasi tutte inventate. E’ veramente assurdo – continua – che se una persona ha una o due lauree e conosce due o tre lingue, per il solo motivo che sia stato in tv o abbia fatto cose nell’informazione o nello spettacolo sia da considerarsi preclusa per quanto riguarda la politica”. Tra l’altro dubito che il fatto di possedere due lauree o di sapere tre lingue sia sufficiente per candidarsi alle elezioni, siano esse amministrative, provinciali, regionali, nazionali od europee. Continua il premier “si dice sempre che si vuole il 50 per cento di donne. Poi quando vai a prendere candidate, che non ho scelto io, e che vengono a fare un corso, per il semplice motivo che hanno un aspetto gradevole si polemizza”. Fondamentalmente secondo il Presidente queste ragazze sono maltrattate perché belle. È vero che spesso si sente parlar male delle veline per invidia o bigottismo, tuttavia le critiche sono qui dirette a difendere la dignità di quelle donne, magari meno belle, che da anni, o decenni sono politicamente impegnate. Non è questione di lauree e lingue, ma di esperienza politica, o per lo meno di interessa. Il fatto che queste signorine abbiano dovuto sostenere un corso di formazione, tenuto dal Ministro Brunetta che spiegava loro le basi dell’Unione Europea, è umiliante davvero. Il principale motivo per cui la Lario si è sentita offesa è la denigrazione del gentil sesso, e lo sfruttamento della bellezza e delle curve di tale piccola parte d’Italia. A questo si aggiunga la presenza di Berlusconi al compleanno di Noemi, ragazza di 18 anni, con il quale il premier non ha alcun tipo di parentela. Dice Veronica di essere rimata stupita della presenza del marito a quella festa perché “non è mai venuto a nessun compleanno dei miei figli”. Il Reality Show meglio riuscito d’Italia, e chi poteva essere il protagonista se non l’uomo più tele mediatico d’Italia? Il creatore indiretto del Grande Fratello Italiano? Veronica Lario ha sopportato i simpatici e svariati complimenti alle signorine con cui il cavaliere ha a che fare. Veronica vuole il riconoscimento di dignità di donna, perché esso deve essere esempio per i suoi figli. Ma voglio aggiungere che quel rispetto per la dignità di donna deve essere un esempio del Premier in quanto Primo Cittadino d’Italia a tutti gli uomini, nei confronti delle donne. Donne che siano mogli o che siano sconosciute. Tutta Italia si occupa del divorzio di casa Berlusconi, nei bar il nome Veronica Lario ha sostituito quello di Cristina del Grande Fratello. Questa, dopo la tragedia dell’Aquila, è un’altra immensa fortuna per il Cavaliere, che invece di essere osservato nelle sue azioni, in ciò che sta effettivamente compiendo per portare l’Italia fuori dalla crisi economica, per difendere i cassaintegrati di tutta Italia, per aiutare i piccoli imprenditori, per dare futuro e speranza al Paese, viene osservato nella sua vita più privata, più intima, per fare un nuovo Reality Show, questa volta davvero Reale … lontano dai problemi del Paese, lontano dai più intimi bisogni dei cittadini.

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