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#bellaciao

23 aprile 2015

A voja a cantare bella ciao.

Ecco perché ho mal sopportato il Parlamento che cantava Bella Ciao.

Bella ciao non è una canzone che andrebbe cantata così, come si canta Piccolo grande amore, è un canto internazionale che porta con se un’enormità di valori e credenze che chiunque la canti dovrebbe avere bene in mente.

Bella ciao è il simbolo di una, cento, mille lotte che ci permettono oggi di dire un po’ tutto quello che ci pare, che ci consente oggi di godere tutti degli stessi diritti, di essere liberi.

Allora, vedere quei signori, quei cosi, rinchiusi nel loro palazzo dorato a cantare Bella Ciao per il semplice fatto che li, in fronte a loro, c’era il motivo stesso per cui loro sono li, mi ha dato fastidio.

Non certo perché i partigiani non meritassero quel canto, in quel momento, con tutti i parlamentari che si inchinavano al loro sforzo, alle loro sofferenze e a tutta la loro gioventù, ma perché semplicemente non puoi cantare Bella Ciao mentre fai a spezzatino la Costituzione, non puoi cantare Bella Ciao se pochi giorni dopo non sei in grado di evitare 700 morti in mare.

Non puoi cantarla e basta!

Non puoi perché sei un ipocrita, non puoi perché manco ti meriti che quella canzone ti stia in bocca.

Bella Ciao è un’insieme di persone che ha lottato affinché nascesse un compendio di diritti che tutelasse tutti allo stesso modo, e che anzi tutelasse i poveri ancor più degli anziani, affinché le scuole pubbliche fossero di elevato livello culturale, e le università accessibili a tutti; Bella Ciao rappresenta un’Italia dove la Salute è un diritto di tutti.

Bella Ciao significa un Parlamento pulito, senza pregiudicati.

Bella Ciao significa Lavoro, dignitoso, retribuito, nobilitante.

Bella Ciao significa Istituzione pulite, senza pregiudicati, senza corruzione, senza giochetti.

Bella Ciao significa un Parlamento eletto dal Popolo e di esso rappresentante, con pieni poteri legislativi e organo di controllo sul potere esecutivo.

Bella Ciao non la si può cantare così, a cuor leggero. Bella Ciao non la si può cantare un giorno, e quello dopo approvare in commissione una legge elettorale che spinge verso un presidenzialismo senza alcun controllo.

Bella Ciao è tanta roba, e molti di voi sono decisamente troppo poco!

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